domenica 11 aprile 2010

Scott McCloud passa alla Marvel?

Sapete, navigando il web, mi ritrovo, di tanto in tanto, a leggere una notizia prima di altri e a diffonderla, fiero di essere il primo ad averla trovata. Immaginate la soddisfazione di potere essere il primo a scriverla e non a leggerla, LA NOTIZIA.
Ebbene, sabato, a Torino Comics, l'ho visto con i miei occhi... e ho le prove dello scoop (guardate qui sotto): Scott McCloud disegna Spiderman!!! La sensazione era simile a quella che ho provato quando Moebius ha disegnato Silver Surfer su testi di Stan Lee.
Non ci potevo credere e... infatti NON era così!
Niente scoop, cavolo!
Ecco cosa è successo davvero.
Al mattino ho seguito l'intervista che Gianfranco Goria ha fatto a Scott McCloud nella sala rossa. Divertente e istruttiva: fosse per me, probabilmente sarei ancora lì.
Nel pomeriggio, mi sono messo in coda per farmi autografare da Scott un suo libro; ho fatto molto in fretta perché davanti a me, c'era solo un papà con figlioletto di circa 4 anni. Credo che il padre non sapesse chi aveva lì difronte, anzi, con tutta probabilità, ha visto un signore seduto al tavolo con foglio e penna e ha pensato bene di far fare un disegnino per il piccolo Fabiano (so il nome perché era segnato davanti al mio, sulla lista degli autografi/disegni che l'autore doveva fare). Il nostro Scott, col suo contagioso sorriso, ha chiesto al padre "cosa disegno?". L'uomo ha guardato il figlio e lo ha amorevolmente spinto a rispondere.
"Spiderman", ha sentenziato il bimbo.
Scott è rimasto senza parole per qualche secondo, poi ha detto "Ok Fabiano, ma solo per te". (ovviamente in inglese). Il grande McCloud si è cimentato in un improbabile disegno dell'arrampicamuri, non senza difficoltà: per disegnare le mani nella classica postura a corna con pollice in fuori, ha dovuto mettere la sua stessa mano in posa e copiarla.
Ovviamente non ho resistito e ho iniziato a fare un po' di foto per documentare l'evento di Scott McCloud che disegna Spiderman!!!


Appena Fabiano si è allontanato soddisfatto, insieme a suo padre, Scott ha letto dalla lista il mio nome. Non potevo farmi scappare l'occasione di fare una battuta su quello che avevo appena visto, così gli ho chiesto di disegnare per me L'incredibile Hulk! Mi ha simpaticamente ringhiato e poi è passato al disegno.
"Dammi un'emozione" mi ha detto. Pensavo di non aver capito e gli ho chiesto "un'emozione?", e lui candidamente "Sì"... ho titubato per due secondi, poi ho risposto con un banale "Gioia".
Così, il buon Scott ha cominciato a ritrarre se stesso pazzo di gioia mentre sta per precipitare distrattamente giù per un dirupo.


E vabbeh, pazienza: non avrò uno scoop tra le mani, ma ho potuto scambiare due chiacchiere uno dei miei autori preferiti, ho un suo disegno da incorniciare, un suo libro autografato e una foto in cui ci stringiamo la mano... a 38 anni lo posso ammettere a me stesso: sono proprio un nerd!!!



Torino Comics... già... anche quest'anno è andata! Ed è andata pure bene: a parte l'imponente affluenza di gente (io ero lì sabato e domenica), c'era un'atmosfera molto vivace e positiva; forse ero io particolarmente recettivo rispetto ad altre volte in cui mi sono divertito molto meno, ma devo dire che stavolta ho trovato pubblico, espositori e organizzatori, tutti pieni di entusiasmo.
Ecco come l'ho vissuto io:
Come dicevo, sabato mattina, dopo un primo giro di perlustrazione, mi sono seduto in prima fila per la conferenza di Scott McCloud: un Gianfranco Goria in forma smagliante ha brillantemente intrattenuto autore e audience, finché lo staff tecnico del Lingotto non si è finalmente degnato di accendere le luci in sala, almeno quelle, perché la conferenza si è tenuta senza senza microfoni: vabbeh, mica si può avere tutto, no? Domande interessanti e divertenti, risposte illuminanti: chiunque si avvicina al fumetto DEVE leggere i libri di Scott McCloud.
E via per un secondo giro tra gli stand.
Davanti allo stand di Vittorio Pavesio c'è sempre un sacco di gente in coda per farsi fare disegni e autografi dai disegnatori, ma alle 11:45 erano tutti su un altro lato dello stand perché, lì difronte, Simone Bianchi e Lucio Parillo erano impegnati in una performance artistica: due quadri 70x100 che avrebbero poi dovuto essere venduti, il giorno dopo, in un'asta di beneficienza. Sono rimasto imbambolato per un'oretta buona a guardare i due artisti ispirati e concentrati.


Simone Bianchi


Lucio Perillo

Il giorno prima anche Frezzato aveva fatto la sua parte


Massimiliano Frezzato

Eh sì... Proprio Frezzato! Lo stesso che, se non smette di disegnare, mi farà spendere tutti i soldi che ho, per comprare le sue produzioni! E quest'anno mi ha stupito più dell'anno scorso (comunque ho il portfolio di Pinocchio, comprato a Torino Comics 2009, in bella vista a casa). Una bella mostra è stata allestita per presentare la sua ultima fatica: una campagna pubblicitaria A FUMETTI per il lancio delle 7 linee di tessuto del Lanificio Cerruti. Domenica pomeriggio c'è anche stata la presentazione con Frezzato stesso, Alessabdro Ivaldi e Julian Cerruti (figlio del più famoso Nino): la loro esperienza comune è la dimostrazione del fatto che, a volte, marketing aziendale e arte possono collaborare e realizzare una campagna vincente e, contemporaneamente, un'opera d'arte pura. La bravura di Frezz, il coraggio dei due giovani manager e, perché no, l'appoggio di Nino Cerruti in persona hanno superato i dubbi della dirigenza "istituzionale" che si è sciolta di fronte al poetico risultato finale.
Mi sono sciolto anche io: ho comprato DUE copie del portfolio (una per un amico, l'altra per un figlio di amici) prodotto da Vittorio Pavesio.


Vittorio Pavesio, Massimiliano Frezzato, Julian Cerruti, Alessandro Ivaldi

Ho poi seguito una conferenza sul doppiaggio con Massimo Rossi (Terence in "Candy Candy", André in "Lady Oscar", il Generale Grevious in "Star Wars", Rorschach in "Watchmen"... bel personaggio), Carlo Reali (il senatore Palpatine di "Star Wars") e Laura Romano ("Battelestar Galattica" e un milione di altre "cose") che, oltre a spiegare come funziona il proprio lavoro, hanno prima fatto un paio di prove in diretta e poi hanno coinvolto la platea (i volontari) in sessioni di doppiaggio che andavano da "Battlestar Galattica" a "Star Wars ep. 2: l'attacco dei cloni", da "24" (la serie con Kiefer Sutherland) a "Gundam" (Massimo Rossi era anche il Peter Ray del primo "Gundam").
Ancora una conferenza interessante: Marco Ponti (regista di "Santa Maradona" e "Andata+Ritorno") e il disegnatore "Cristiano Spadavecchia" (Bonelliano ma non solo) hanno parlato del loro progetto a fumetti e di come un professionista del cinema e uno del fumetto riescano a trovare reciproco beneficio dalla collaborazione per un film, dove magari il disegnatore dello storyboard NON si limita a disegnare quello che il regista gli dice ma restituisce soluzioni nuove che gli arrivano dal proprio background, o per un fumetto, dove il regista non si limita a scrivere la sceneggiatura, ma porta il suo occhio cinematografico a supporto del disegnatore.

Ultima nota per il kebab con coca-cola che è stato il mio pranzo di sabato e domenica.

Insomma, io mi sono divertito un sacco.

3 commenti:

  1. complimenti per il blog. E per il report su Torino Comics. Mi spiace un sacco non aver potuto esserci: McCloud è un genio! Peccato! :(

    saluti di sardegna
    smok! :)

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  2. Il fatto è che McCloud, a disegnare, è completamente negato! Ma scarso scarso! Ed è pure noioso. Ci racconta come si fanno i grandi graphic novel ma ancora non ce ne ha proposto manco uno...
    Marco

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  3. A Marco.....statte zzitto ch'è mejo!! :D

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